Sale la protesta dei tifosi dell'Ascoli che risiedono in provincia di Ancona e sono numerosi. Tifosi che sono anche in possesso della tessera del tifoso e che venerdì sera non potranno essere presenti al Del Duca perche la vendita dei biglietti è vietata ai residenti nella provincia di Ancona fatta eccezione per quelle di Rieti, Teramo Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli ovviamente. Una decisione che penalizza numerosi tifosi dell'Ascoli dislocati in ogni parte d'Italia. «Il club Piceni delle Marche ufficialmente riconosciuto dall'Ascoli Calcio, esprime il proprio rammarico a fronte delle incomprensibili limitazioni imposte dalla Questura in relazione alla partita di venerdì prossimo tra Ascoli e Spal - riporta il comunicato del club- Noi residenti della provincia di Ancona, segnatamente a Senigallia, Jesi, Osimo, e Castelfidardo, insieme a tanti altri tifosi di altre province che in questi giorni ci hanno contattato, non potremo entrare nel nostro stadio a vedere il nostro Ascoli e ad onorare la memoria di Costantino Rozzi, proprio nei giorni in cui ricorre il trentennale dalla sua scomparsa. Inutile rimarcare l'insensatezza della cosa - si legge ancora nella nota - anche dal momento che molti di noi sono addirittura in possesso della fidelity card. Volendo però tentare di comprendere tali scelte, non si capisce nello specifico quali motivi avrebbero i tifosi dell'Ancona di venire ad acquistare il biglietto in Tribuna Mazzone o addirittura nella curva che ospita i nostri ultras quando l'unica loro eventuale aspettativa sarebbe quella, al limite, di guardare la partita nel settore ospiti assieme ai loro gemellati ferraresi. Facciamo piuttosto notare - si legge nella nota - che noi tifosi dell'Ascoli abbiamo dovuto condividere con i tifosi del Bari i gradoni della Mazzone un paio di anni orsono, in un pomeriggio che fece registrare momenti di inevitabile tensione. Come detto, oltre a colpire noi, e a creare un danno economico alla società, questa decisione va a detrimento di tifosi bianconeri che risiedono nel pescarese, in Toscana, a Bologna o a Roma. Molti di loro ci hanno contattato per chiederci di condividere questa rimostranza».

Sezione: News / Data: Gio 19 dicembre 2024 alle 17:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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