Per quanto riguarda l'aspetto societario è stato respinto il ricorso verso la squalifica fino al due maggio inflitta al direttore generale dell'Ascoli Domenico Verdone. Il dirigente era stato squalificato dal Giudice Sportivo dopo la partita Pescara-Ascoli disputatasi allo stadio Adriatico della città abruzzese lunedì 17 febbraio e vinta dai bianconeri con il punteggio di 1-2. Di seguito le diverse motivazioni della pesante squalifica. "Per avere, al termine della gara, tenuto un comportamento non corretto nei confronti del designatore degli arbitri in quanto, mentre quest'ultimo si trovava sulla porta d'ingresso in attesa di entrare negli spogliatoi, lo spintonava; Per avere, al termine della gara, tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un componente della Procura Federale in quanto, mentre quest'ultimo si trovava nella stanza riservata e stava redigendo il rapporto di gara, urlava nei suoi confronti parole irrispettose e colpiva la porta della stanza con un pugno. Ritenuta la continuazione misura della sanzione in" applicazione degli artt. 4 e 13, comma 2, C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta e la gravità delle condotte poste in essere". La società aveva subito inoltrato ricorso che però è stato respinto e nella giornata di ieri è arrivato puntuale il comunicato ufficiale che conferma la squalifica per Verdone fino ai primi di maggio.

Sezione: News / Data: Gio 06 marzo 2025 alle 16:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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