Era il 14 febbraio 1965, quarta giornata di ritorno del girone C di Serie C. Allo stadio Ballarin, la Sambenedettese conduceva per 2-0 il sentitissimo derby contro l'Ascoli quando il portiere bianconero Roberto Strulli, nel tentativo di sventare una pericolosa azione avversaria, si gettò su una palla vagante, anticipando l'attaccante rossoblù Alfiero Caposciutti.

I due, però, si scontrarono violentemente: l'impatto fu tremendo e Strulli svenne a terra, in coma. Trasportato d'urgenza in ospedale, gli furono diagnosticati frattura della mandibola, lesione encefalica e contusione cerebrale: Strulli si spense all'alba del giorno seguente. Due mesi più tardi, la moglie Luana partorì un maschietto: Roberto junior, in memoria del padre. E proprio lui sarà sul palco del Teatro Filarmonici sabato 25 gennaio, quando, grazie al connubio tra l'Amministrazione comunale e i club Veterani AP e Pallonari Ascoli, si alzerà il sipario sul "Memorial Roberto Strulli Il 1° Immortale". «A distanza di sessant'anni da quella tragedia, omaggeremo uno dei portieri che ha scritto la storia dell'Ascoli Calcio» ha spiegato l'assessore allo sport, Nico Stallone. «Era un calcio romantico, diverso da quello odierno, che va raccontato e tramandato alle nuove generazioni: solo tenendo viva la storia passata si può costruire il futuro. È nostro dovere farlo, ricordando chi ha perso la vita in campo indossando la maglia del Picchio».

Sezione: News / Data: Gio 16 gennaio 2025 alle 14:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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