Nella serata in cui tutto lo stadio ha regalato un lungo applauso a Mazzone durante il minuto di raccoglimento, l’Ascoli ha perso già nel primo tempo: dopo il rigore trasformato da Tutino per il vantaggio del Cosenza, sono arrivate tre espulsioni in poco meno di un quarto d’ora che hanno condizionato la gara. La prima di Falasco per due fallacci su Arioli e Tutino nel giro di pochi minuti. Il rosso a Buchel per fallo da ultimo uomo su D’Urso è sembrato eccesivo, mentre c’è voluta la Var per cacciare Forte il quale ha colpito con una gomitata Fontanarosa a palla lontana. Il vantaggio del Cosenza era giunto dopo un inizio nel quale ha dominato la scena. Ma anche nella circostanza che ha sbloccato la gara c’è voluto l’intervento della Var per il tocco con il braccio di Rodriguez sul tiro di Calò (assist di D’Urso). A sorpresa Caserta ha buttato nella mischia il giovane Arioli nella batteria dei trequartisti alle spalle di Tutino e, pochi minuti prima del fischio d’inizio, ha dovuto rinunciare a Meroni (risentimento al polpaccio) e lanciato Fontanarosa al debutto tra i professionisti. La superiorità del Cosenza si è vista sin dalle battute iniziali con Zuccon e Calò che si sono presi in mano il centrocampo mandando in difficoltà Caligara, Buchel e Masini. Nonostante il tridente proposto dall’applauditissimo ex Viali (Rodriguez centrale con Millico a destra e Forte a sinistra), l’Ascoli non ha mai creato pericoli: inoperoso Micai.

Superiorità Con i tre uomini in più nel secondo tempo tutto facile: assist di D’Urso e destro al volo di Arioli sul secondo palo. Poi il tris firmato da Zilli: tap in sulla respinta di Viviano sul colpo di tesa di Mazzocchi. Il Cosenza ha chiuso in dieci per l’infortunio a Cimino al 35’. In tribuna anche Viviani, arrivato in prestito dal Benevento.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 20 agosto 2023 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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