Cudini chiamato al miracolo: serviranno cattiveria, tirare fuori gli attributi e colpi di mercato

L'Ascoli riparte da Mirko Cudini. Il Picchio si prepara a scrivere un'altra pagina della sua storia in una stagione più che travagliata. Cudini è il quarto allenatore della stagione. Carrera ha iniziato questa annata disastrosa, poi l'esonero e l'arrivo di Ledesma come traghettatore. La scelta del club poi fu affidare la squadra a Di Carlo prima del tonfo con la Lucchese. Ora ecco Cudini chiamato ad un vero e proprio miracolo.

Cudini è un allenatore che conosce l'ambiente ascolano e potrebbe fare da collante anche con la tifoseria ormai in netta protesta da tempo con la società. Prima di tutto però l'Ascoli dovrà cambiare atteggiamento in campo. Servono altre caratteristiche, quella cattiveria e attaccamento alla maglia che finora sono mancate. Ecco perché l'arrivo di Cudini potrebbe essere molto azzeccato in tal senso.

Poi il mercato darà una mano al nuovo allenatore. Per ora sono arrivati pochi giocatori, il mercato estivo è stato sbagliato e quello invernale sta percorrendo la stessa strada. Serve una forte accelerata per prendere giocatori funzionali. Serve anche recuperare quei giocatori che finora hanno giocato poco o si sono espressi al di sotto delle aspettative. Curado per esempio è tornato abile e arruolato da tempo ma non si è più visto in campo. Gagliolo sta attraversando un momento negativo e dev'essere aiutato.

A centrocampo si punta molto su Carpani capace di mettere quella cattiveria agonistica che manca alla squadra. Ma giocatori come Tremolada vanno messi nelle condizioni di esprimersi al meglio e Cudini dovrà cercare anche di sfruttare il più possibile Forte e Corazza, attaccanti che sono di categoria superiore.

Tutto questo in attesa dei nuovi arrivi che dovranno portare più qualità e anche carattere ad una squadra che non ha una sua identità, che da questa estate è in totale sofferenza e che deve tirare fuori gli attributi per il rush finale della stagione.