L’incubo retrocessione non è facile da scacciare via e ti costringe a una stagione di sofferenza. L’Ascoli se la passa male, la Sampdoria sta un pochino meglio (+6 sui bianconeri) ma… niente di troppo rassicurante, quindi è fisiologico che il posticipo di questa sera al “Ferraris” venga considerato uno scontro diretto.

EMERGENZA. In casa Ascoli bisogna fare i conti con un’emergenza allargata, che comprende il portiere Viviano (grande ex della sfida mancato) e il centrocampista Di Tacchio, entrambi squalificati, ma allarga il suo perimetro fi no all’infortunato Pedro Mendes (e al mancato recupero di Masini). L’attaccante portoghese è il capocannoniere dei piceni con 11 centri, il 41% di tutte le reti della squadra. Si è infortunato nell’ultima contro la Reggiana e gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione al tendine femorale della coscia sinistra. Se si optasse per l’intervento chirurgico il suo campionato sarebbe finito, se per una terapia conservativa – oltre al primo mese di stop – il suo rendimento non darebbe le stesse garanzie. Ergo, il tecnico Castori si sta scervellando per cercare soluzioni alternative, d’altronde la conservazione della categoria è un bene troppo prezioso per piangersi addosso. «Quatto risultati utili consecutivi è un buon cammino – ha rimarcato il tecnico - dobbiamo pensare a noi stessi, le somme alla fi ne. La squadra è serena e responsabile, sappiamo che ci aspetta una gara difficile. La Sampdoria soffre in casa? In realtà ogni partita è una storia a sé, quindi che i blucerchiati abbiano perso 7 gare a Marassi è un fatto statistico. Sarà una gara difficile per noi ma… anche per loro. La nostra squadra è in crescita e ha una struttura solida, con una buona organizzazione difensiva». Insomma, la fi ducia non manca.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 11 marzo 2024 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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