A parlare in conferenza stampa alla vigilia di Ascoli-Rimini è il direttore sportivo Emanuele Righi. Il direttore sportivo inizia parlando di Massimo Carrera: "E' arrivato l'anno scorso, la società ha puntato su di lui in maniera convinta. Ci abbiamo provato quest'anno dopo la retrocessione, è una sconfitta per tutti quando c'è un esonero. Ho lavorato bene con lui, il mio primo pensiero va a Massimo e Sergio il preparatore, si sono spesi più che potevano per sollevare le sorti dell'Ascoli. Ledesma è oggi il nostro allenatore, non posso aggiungere altre parole, credo che sia corretto preparare bene questa partita, abbiamo avuto pochissimo tempo, due giorni, noi ora pensiamo a Rimini e cercare di fare il meglio. In questo momento è giusto dire che Ledesma è il nostro allenatore"
Quale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: "Ho un rapporto clamoroso con Carrera, una delle persone migliori che ho conosciuto nel calcio. Abbiamo instaurato un ottimo rapporto, purtroppo le cose non sono andate bene, ma non riguardano il nostro rapporto umano. Sergio e Massimo sono persone che raramente si trovano nel calcio, poi ci sono i risultati e il campo che hanno emesso il giudizio"
Vi siete confrontati con la squadra: "Loro devono fare i calciatori, se vogliono aiutare un allenatore devono farlo in campo. La squadra ha dato il massimo, non credo la società si deve confrontare con i giocatori, vengono pagate persone per fare queste. Non è una problematica umana, se sul campo fossimo riusciti a trasferire il rapporto umano che c'è stato con l'ambiente, l'Ascoli sarebbe ancora in B"
In estate lei ha considerato Carrera l'uomo giusto, ora l'esonero. Cosa non ha funzionato? "Noi dobbiamo pensare a domani. Non ha funzionato che la squadra non ha una sua identità convincente, si cerca di capire le motivazioni di questo. E' sotto gli occhi di tutti quello che non ha funzionato. Di occasioni ne abbiamo avute e non sono state sfruttate. Mi pare che sia da diversi mesi che Carrera è nell'occhio della critica, vedere questa reazione mi fa sorridere. Ascoli è una città stupenda che da ottime emozioni, ma qualsiasi cosa si fa non va bene, non è una situazione piacevole ma molto stimolante"
Cosa vi aspettavate dalla partita di Carpi? "Si valuta la prestazione anche in base all'avversario e quello che ti aspetti al vissuto della settimana, si valutano diversi aspetti. La scelta di passare ad un esonero fa male ma che evidentemente è stata ritenuta necessaria. Le motivazioni profonde non credo ci siano spiegazioni particolari, ci aspettavamo un'identità diversa da parte della squadra"
Ha sorpreso il cambio di modulo? "Se volevo fare tattica facevo l'allenatore e non il direttore sportivo. Ogni allenatore deve essere messo nelle condizioni di dare il massimo, o non ci siamo riusciti noi o ha dato il massimo ma non è stato sufficiente. Il mi lavoro è orientato sul ridurre a zero i problemi dell'allenatore, parlare con ogni singolo giocatore ma non a livello tattico, sono scelte dell'allenatore"
Quanto avete ragionato per esonerarlo giovedì: "Non è una questione di avere tempo o di ragionare, aspettare. Quando si deve operare per il bene dell'Ascoli si opera, la tempistica lascia il tempo che trovo. Noi abbiamo dato tutte le possibilità all'allenatore, quando non sono arrivate le risposte abbiamo preso questa decisione. Si vivono certe dinamiche frutto di conoscenze storiche che abbiamo noi. Hai detto che hai visto moscio Carrera, sono modi di dire, non è così. Carrera ha il suo carattere, può piacere e non piacere. Ma non è una questione temporale, non si guarda al calendario e a quanti giorni sono passati. Siamo arrivati a una parte di stagione dell'anno scorso e sei partite di quest'anno e quello che si è visto non è andato bene per l'Ascoli, con il massimo rispetto per Carrera"
Sono mancate le risposte da parte dei giocatori. Cosa vi aspettate ora? "Se domenica la squadra sembra il Real Madrid allora dovevamo operare prima. La squadra ha delle difficoltà oggettive e può essere anche per colpa mia. Mi aspetto che la squadra faccia di più perché credo sia nelle corde di questi giocatori, ma non credo che in due giorni la squadra possa cambiare totalmente. Ci rimarrei bene ma anche un pochino male, sarebbe abbastanza deludente. Magari avessimo questo problema, non mi aspetto un cambio esagerato, credo che questa scelta responsabilizzi in maniera definitiva i giocatori. E' bene che non dimentichiamo che in campo vanno i calciatori, hanno sempre un alibi in generale, vale per tutte le squadre. Chi va via da Ascoli dice che la piazza è difficile ma non è così. I calciatori sanno che devono assumersi la responsabilità di questo fallimento, professionisti che saranno pagati ma che non lavoreranno più e i giocatori devono avere un minimo di senso di colpa"
L'arrivo di Tremolada può aver mandato in confusione Carrera: "Nessuno chiede che giochi un giocatore rispetto a un altro. Non c'è nessuna necessità di giocare in un modo o nell'altro. Tremolada è molto importante, ha delle caratteristiche particolari, si deve mettere in condizioni di esprimersi al meglio. Ma può giocare come non giocare"
Cosa si aspetta da Ledesma e se può restare in sella all'Ascoli per tutta la stagione: "Oggi è l'allenatore dell'Ascoli, domani c'è una partita importante e queste domande devono essere fatte tra un po' di tempo. Manca poco alla partita di domani, sono domande legittime ma pensiamo al Rimini e a giocare al massimo. Se faccio una scelta posso dire vita, morte e miracoli di Ledesma. Non voglio dare vantaggi al Rimini, Buscè è uno dei migliori allenatori emergenti in Italia, si studino Ledesma bene, chissà se cambia modulo rispetto alla Primavera"
Ci sarà Giorgi come vice: "Si, però ribadisco il concetto, pensiamo a domani"
Che Ascoli si aspetta: "Affamato, cattivo e determinato. Ogni alibi è terminato, questi uomini che amo devono dare qualcosa in più rispetto quello che hanno fatto fino ad oggi. E' un gruppo sano, parlando con i giocatori dicono che uno dei migliori gruppi in cui hanno lavorato, è ora di farlo vedere. Con la Lucchese è 1-1, domani mi aspetto una prestazione determinata. Mi aspetto questo tipo di riposte, se no iniziamo ad intervenire in maniera convinta sui calciatori"
Pensa al mercato degli svincolati, ci sono stati contatti con Ionita? "I contatti sono con 10-12-15 giocatori, qualsiasi innesto viene fatto è per migliorare la rosa. Se devo prendere un applauso non serve, serve prendere un giocatore determinante. Si parla del centrocampista. Puntiamo sui giovani, era una squadra fondata su certe scelte. L'Ascoli ha iniziato un nuovo cammino. E' giusto che il tifoso dell'Ascoli si aspetti il primo posto con dieci punti di vantaggio, lo vogliamo tutti ma è iniziata una nuova storia. Tempo fa si guardava alla scelta di situazioni importanti, da qualche mese si guarda anche il bene dell'Ascoli che viene sopra tutto e tutti. Se questo comporta che io prenda critiche perché manca un centrocampista criticatemi pure, ma l'Ascoli conta più di un centrocampista"
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