Non ci si può nascondere dietro le parole. Non si può essere orgogliosi di una squadra che, a due giornate dalla fine del campionato, è ancora invischiata nella lotta per non retrocedere. L’Ascoli, con appena 39 punti, si trova in una posizione pericolosamente instabile, ben lontana dalle ambizioni estive che parlavano di playoff – se non addirittura di promozione.

Lunedì i bianconeri faranno visita al Sestri Levante, una squadra in piena emergenza che cerca punti disperati per evitare la retrocessione diretta. Una sfida tesa, nervosa, da dentro o fuori. Ma soprattutto, una partita che l’Ascoli non può permettersi di sbagliare.

La situazione in coda è infatti ancora tutta da definire. I playout potrebbero anche non disputarsi: se la distanza tra la quintultima e la penultima dovesse essere di 9 punti o più, scatterebbe la retrocessione diretta per la penultima. Un’eventualità che lascia tutte le squadre coinvolte con il fiato sospeso e ogni singolo punto in palio ha il peso di un macigno.

E in tutto questo, l’Ascoli ha fatto tutto da solo. Un percorso complicato da errori dirigenziali, scelte tecniche sbagliate e un mercato estivo inadatto. Il risultato è una classifica che punisce duramente, ma in modo meritato. Il rendimento della squadra è stato troppo spesso sotto la soglia della sufficienza, con poche prestazioni all’altezza e tante, troppe occasioni perse.

Le ultime due gare saranno decisive, ma il giudizio sulla stagione è già scritto: l’Ascoli si è complicato il cammino con le proprie mani. Adesso, resta solo da vedere se saprà almeno salvarsi.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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