L’Ascoli sta vivendo uno dei momenti più delicati della sua storia recente. A due giornate dal termine della stagione, la squadra è impantanata nei bassifondi della classifica e la salvezza è tutt’altro che certa. A lanciare un messaggio chiaro è Cristiano Giaretta, ex direttore sportivo del club, che non nasconde la sua preoccupazione.

«Da fuori vedo una stagione molto tribolata, con tanta instabilità. Non è una novità, purtroppo. È un problema che si ripresenta spesso ad Ascoli», osserva Giaretta. «Spero che la squadra riesca a salvarsi, ma nelle ultime due partite deve fare punti, senza alternative».

Non c'è solo la preoccupazione per il presente. Giaretta esprime anche delusione per le ambizioni mancate di un club che, a suo avviso, avrebbe potuto costruire qualcosa di più solido: «Mi aspettavo un Ascoli stabilmente in Serie B, con un progetto che, nel tempo, potesse anche guardare alla Serie A. Invece ora si deve difendere dalla retrocessione in Serie C. È dura vedere una piazza così importante rischiare di uscire dal calcio professionistico».

Parole amare, che però riflettono lo stato d’animo di molti tifosi. Il futuro dell’Ascoli si gioca in 180 minuti. E stavolta, non c’è margine per sbagliare.

Sezione: News / Data: Ven 18 aprile 2025 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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