Una svolta inattesa, quasi clamorosa: Massimo Pulcinelli resta al timone dell’Ascoli Calcio. Dopo mesi di dichiarazioni pubbliche, deadline mancate e la disponibilità perfino a regalare il club pur di chiudere un ciclo, il patron bianconero ha fatto marcia indietro. Con un messaggio diretto, ha annunciato che l’Ascoli non è più in vendita.

Una decisione che spiazza, ma che apre subito un nuovo capitolo. Perché restare, oggi, non può bastare. Non servono più promesse: servono fatti concreti. Dopo una stagione disastrosa, l’Ascoli ha bisogno di una rifondazione profonda, non solo in campo ma anche e soprattutto nella struttura dirigenziale.

L’organigramma societario va rivisto: servono le persone giuste nei ruoli giusti, competenti, preparate, capaci di costruire un progetto tecnico e sportivo credibile. La Serie C non perdona chi improvvisa, e l’ultima stagione lo ha dimostrato con forza: troppe scelte sbagliate sul mercato, troppe occasioni sprecate, troppa confusione.

Pulcinelli ha scelto di restare. Bene. Ma ora deve dimostrare di voler davvero rilanciare l’Ascoli. Pianificazione, programmazione e serietà devono diventare le parole chiave del nuovo corso. Basta con i proclami, basta con gli errori di valutazione che hanno danneggiato il club.

L’Ascoli merita di più. Merita una squadra all’altezza della sua storia, una società solida e una tifoseria finalmente orgogliosa. Il tempo delle scuse è finito. È il momento di costruire davvero.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 19 aprile 2025 alle 10:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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