Leali 6: Ancora una volta. Becca tre reti e compie altrettante parate decisive. L’ultimo dei colpevoli.

Pucino 3: Voto 3. Come i gol subiti nei quali ha responsabilità. Sul primo, avviando l’azione con un inspiegabile velo. Il secondo e il terzo con delle marcature che dovrebbero far vedere a tutti i calciatori che, intraprendendo la scuola calcio, vogliono fare i difensori. Tolto per disperazione. Il suo tempo ad Ascoli è bello che finito. 

Brosco 5: Al centro della difesa, tiene un tempo, poi crolla. Squalificato.

Spendhofer 5.5: Il meno peggio della retroguardia. 

Sini 5: Lasciato completamente in balia degli avanzati cosentini. Prestazione da dimenticare.

Buchel 4.5: Leggero, traccheggia per il campo senza costrutto e senza un perché.

Cavion 5: Ci mette anima, ma è troppo impreciso. Troppi gli errori.

Saric 4. Una marea di errori in fase di costruzione e poca presenza in fase di contrasto.

Bajic 5: Dopo la tripletta di pochi giorni fa, sembrava aver imboccato la strada giusta. Invece, abbandonato a se stesso, non calcia mai in porta.

Sabiri 4: Presenza virtuale. Al momento inadeguato per il calcio italiano.

Chiricó 6:  Ci prova in tutti i modi in ogni momento della partita. Unico giocatore in grado di poter impensierire la retroguardia. 

Tupta 4: Il suo ingresso è un valore aggiunto. Per il Cosenza.

Lico 4: Entra, le sbaglia tutte e si fa buttare fuori

Rossi 4.5: Subisce una sonora lezione da Occhiuzzi, che gli lascia uno sterile palleggio dietro ma lo chiude in mezzo per ripartire sulla sinistra, dove Sini è abbandonato a se stesso. Perde il confronto e finisce anche lui nel calderone. Atteggiamento della squadra irritante. Deve necessariamente riflettere.

Sezione: Copertina / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 23:02
Autore: Manuel Fioravanti
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