Una squadra nel baratro. Tecnico, tattico e psicologico. Quattro sconfitte nelle ultime quattro partite, quattro ko di fila in casa, cinque debacle nelle ultime sei gare, sei disastri in dieci giornate. Impossibile salvare qualcosa, nell'ennesimo zero assoluto al Del Duca. E questo nonostante l'Ascoli, nel primo tempo, abbia almeno impegnato il portiere avversario in un paio di occasioni. Il riflesso con i piedi di Gemello sull'azione da sinistra a destra confezionata dai terzini Cozzoli-Adjapong è stato però uno dei pochissimi sussulti di un Picchio nuovamente schierato col 4-3-1-2, ma con la terza coppia di centrali in tre partite con mister Di Carlo: Quaranta-Menna stavolta, dopo il Quaranta-Gagliolo della debacle di Terni e il Gagliolo-Menna della sconfitta col Pescara. Pur cambiando gli interpreti il risultato è stato ugualmente disastroso, con Quaranta a perdere malamente Seghetti alle spalle in occasione della rete che ha deciso il match. Nonostante un intero secondo tempo a disposizione per provare a riacciuffare la gara, l'Ascoli è sparito dal campo. E ha rimediato solo fischi assordanti. Impalpabile Bertini nel ruolo di play, incapace di effettuare anche un solo passaggio in verticale; evanescente Campagna come mezzala; Tirelli ci ha messo la corsa ma è mancato nella qualità, Tremolada si è accontentato di qualche pallone accarezzato da fermo senza dare alcuna mano alla squadra nella manovra del gioco o in fase di copertura. E Corazza, tristemente abbandonato lassù davanti, è stato costretto ad arretrare diversi metri per provare ad azionare i compagni con qualche sponda. L'ingresso di D'Uffizi e Silipo ha allargato l'Ascoli (4-4-2), ma non ha creato scompiglio al Perugia. I titolari non sfondano, le riserve non incidono, il mister parla di salvezza e la società è assente. Che situazione...

Sezione: News / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 17:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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