Un'analisi lucida e senza giri di parole. Mimmo Di Carlo ha chiuso la stagione dell'Ascoli puntando il dito su uno dei problemi principali che hanno segnato l'annata: la confusione in sede di mercato estivo. Un mercato gestito in modo approssimativo, con scelte unilaterali del direttore sportivo e senza una linea tecnica condivisa. Un errore pagato a caro prezzo sul campo.

«Se l'anno prossimo farò io le scelte? È la società che decide», ha detto Di Carlo con schiettezza. «Dipende tutto dalla programmazione e dal budget. Bisogna chiarire se l'obiettivo è puntare alla promozione, se vogliamo valorizzare i giovani oppure fare un mix. Gli allenatori propongono un'idea di gioco, ma poi servono giocatori adatti al modulo che si vuole adottare. È fondamentale che ci sia coerenza tra progetto e scelte di mercato».

Parole che lasciano intendere come quest'anno questa coerenza sia mancata del tutto. Un dato su tutti fa riflettere:
«Basta pensare che Forte e Corazza, i due attaccanti principali, hanno giocato insieme solo due partite. Questo dato da solo fa capire molte cose: non sempre si sono costruite squadre funzionali al tipo di gioco voluto».

Col passare dei mesi, la situazione è andata peggiorando. Gli infortuni, la mancanza di alternative valide, i reparti sbilanciati hanno contribuito a trasformare una stagione che doveva essere di rilancio in un calvario costellato di rimpianti.

«Purtroppo – ha ammesso ancora Di Carlo – tante cose si sono evolute negativamente. Errori di programmazione, decisioni affrettate, mancanza di una strategia chiara. Chi sarà l'allenatore dell'Ascoli il prossimo anno dovrà essere messo nelle condizioni di lavorare con scelte logiche e funzionali agli obiettivi della società».

Un appello nemmeno troppo velato: senza una progettualità seria, senza sinergia tra società, direttore sportivo e allenatore, sarà difficile restituire all'Ascoli la dignità sportiva che la sua storia e i suoi tifosi meritano.

In una stagione finita tra i fischi e la contestazione, il vero punto di partenza non può che essere uno: chiarezza di intenti e rispetto per una maglia che pesa. Il Picchio ha bisogno di una rinascita vera, e non può più permettersi di sbagliare.

Sezione: News / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 16:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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