Domani, al Del Duca, si abbasserà finalmente il sipario su quello che passerà alla storia come uno dei campionati più brutti dell'Ascoli Calcio. E mai come stavolta il termine "finalmente" suona carico di liberazione, con la speranza – l'ennesima – che si possa voltare pagina, ma questa volta davvero.

Le immagini delle tante vicissitudini che hanno segnato il cammino bianconero sono ancora vive nella mente di tutti. Tutto è iniziato la scorsa estate, con un calciomercato caotico, privo di logica e di una visione chiara: giocatori accolti come "grandi colpi" si sono rivelati dei flop clamorosi, molti dei quali liquidati già a gennaio. Altri, invece, si sono dimostrati inadatti al sistema di gioco, contribuendo a creare una rosa squilibrata e fragile.

Il risultato è stato un Ascoli costretto a lottare per la salvezza fino al penultimo turno, tra cambi di allenatori, instabilità tecnica e tensioni costanti. Le conseguenze negative di quella campagna acquisti estiva sono emerse subito e hanno accompagnato tutto il campionato, lasciando il Picchio a un passo dal baratro.

Eppure, sarebbe bastata un po' più di umiltà e competenza: anche con un budget limitato, si sarebbero potuti scegliere profili più funzionali, costruendo una squadra vera, capace di affrontare le difficoltà con spirito e organizzazione. Invece, l’Ascoli ha rischiato grosso, molto più di quanto dica la classifica finale.

Domani si chiude un capitolo amaro, ma la vera sfida comincia adesso. Perché senza programmazione, serietà e amore autentico per la maglia, il rischio è di continuare a commettere gli stessi errori. L'Ascoli e la sua gente meritano molto di più.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 10:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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