Non c’è nulla da festeggiare. Nemmeno una scintilla. Nemmeno una bandiera che sventola. Solo un grigio pareggio contro il Sestri Levante, condito da uno striscione eloquente: “Adesso sparite.” Così i tifosi hanno salutato la loro squadra, al termine di una stagione che definire deludente è riduttivo. Eppure, Mimmo Di Carlo ha parlato di “secondo obiettivo raggiunto”. Ma cosa resta, davvero, dietro questa frase?

Resta una salvezza matematica, certo. Resta la certezza di un altro anno in Serie C, dopo nove stagioni in cadetteria. Ma non resta la dignità sportiva. Non resta il rispetto per un pubblico che ha seguito, incitato, sofferto. E che oggi si sente tradito, lasciato solo, umiliato.

Questo Ascoli ha tradito ogni aspettativa. Una squadra senza anima, senza mordente, incapace di trasmettere qualunque idea di gioco, di futuro, di identità. È mancata la società, è mancata la visione. È mancato il coraggio di cambiare rotta quando era ancora possibile. E alla fine, si è scelto di sopravvivere, anziché rinascere.

I numeri raccontano poco, in fondo. Raccontano di una salvezza arrivata per combinazione, quasi per inerzia. Ma non raccontano la freddezza degli spalti, la distanza tra curva e spogliatoio, le parole mai dette, i silenzi imbarazzanti della dirigenza, l’assenza totale di un progetto tecnico riconoscibile.

Quella di domenica contro il Legnago — già retrocesso, già lontano — sarà una gara simbolica. Ma non per i punti in palio. Sarà il giudizio finale di un pubblico che non si accontenta più. Che pretende rispetto. Che chiede scelte forti, radicali. E che non accetterà un’altra stagione di passività e improvvisazione.

La domanda ora è semplice: cosa vuole essere l’Ascoli? Un club che galleggia senza identità o una società che torna a rappresentare con orgoglio la sua città, la sua storia, la sua gente?

Perché la salvezza sul campo può bastare per le statistiche. Ma la vera salvezza, quella dell’anima, è ancora lontana.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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