Sul palcoscenico desolato del "Del Duca", dopo l'ennesima sconfitta — questa volta per mano del Legnago Salus, 2-1 il risultato finale — è calato un silenzio che fa più rumore di mille parole. Nessun dirigente, nessun rappresentante della società si è presentato in sala stampa al termine della partita che ha chiuso, in maniera malinconica, la peggiore stagione dell'Ascoli dal lontano 1959.

Un epilogo amaro, figlio di mesi travagliati, culminati con una retrocessione che ha segnato profondamente il popolo bianconero. L'assenza della dirigenza nell'atto finale non fa che alimentare il senso di distacco tra società e tifoseria, un vuoto che neppure il tempo sembra in grado di colmare.

In tribuna, a seguire la partita, c'era Carlo Neri, confermato presidente dell'Ascoli nell'Assemblea dei Soci del 29 novembre scorso. Seduto accanto a lui anche Giancarlo Pasinato, storico ex centrocampista bianconero. Un'immagine che ha immortalato la giornata, ma senza parole: Neri, infatti, non rilascia dichiarazioni ufficiali dallo scorso 10 maggio 2024, giorno della dolorosa retrocessione in Serie C sancita dalla sconfitta contro il Pisa.

Un silenzio che pesa come un macigno, che racconta più di qualsiasi conferenza stampa. Una distanza che si è fatta abisso, in una stagione che resterà nella memoria collettiva per il suo carico di amarezza e disillusione.

Adesso l'Ascoli è chiamato a risorgere dalle proprie ceneri. Ma per farlo, serviranno parole, progetti chiari e soprattutto rispetto per una piazza che, nonostante tutto, non ha mai smesso di amare i suoi colori.

Sezione: Focus / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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