Un parco giocatori da rifondare, un allenatore che spera ancora in una conferma, ma che con ogni probabilità saluterà. E soprattutto una dirigenza che non ha più l'appoggio della piazza. L'Ascoli vive uno dei momenti più critici della sua storia recente, reduce da una stagione disastrosa che ha lasciato soltanto macerie e amarezza.

La distanza tra il club e l’ambiente bianconero è ormai diventata un solco profondo. La squadra è apparsa spesso come un corpo estraneo rispetto alla passione della tifoseria, incapace di trasmettere quell’identità che in passato era il vero marchio di fabbrica dell’Ascoli.

Nel mirino sono finiti anche i giocatori. Nessuno escluso. Dall'attaccante Forte, il cui apporto si è rivelato quasi nullo, a Varone, sempre presente ma dal rendimento incostante, travolto anche lui nel malcontento generale. Una rosa che si svuoterà rapidamente: tanti elementi in prestito torneranno alle rispettive società, altri saranno ceduti senza troppi rimpianti.

Lo scenario impone una ripartenza totale. Non si potrà più lavorare con mezze misure o compromessi al ribasso. Servono idee chiare, uomini motivati e soprattutto una nuova credibilità da ricostruire giorno dopo giorno, riconquistando il rispetto di una piazza che non ha mai smesso di amare i suoi colori, anche quando non è stata ricambiata.

Sezione: Copertina / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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